
La truffa dei carabinieri fa il giro d'Italia (www.ilrichiamodellaforesta.it)
Una truffa milionaria è stata sventata dalla Squadra Mobile della Polizia di Bologna, che ha arrestato due uomini.
Una truffa milionaria è stata sventata dalla Squadra Mobile della Polizia di Bologna, che ha arrestato due uomini accusati di essersi spacciati per carabinieri per raggirare un’anziana e sottrarle gioielli per un valore di circa un milione di euro.
La truffa ai danni di un’anziana in zona stadio
Lo scorso maggio, nella zona dello stadio di Bologna, una donna anziana è stata vittima di un raggiro ben orchestrato. Secondo la ricostruzione fornita dalla Questura, i due malfattori, di 31 e 39 anni, entrambi italiani, si sono presentati davanti all’abitazione della vittima, uno dei quali indossava una casacca con la scritta “Carabinieri”, riuscendo così a guadagnare la fiducia della donna. I truffatori le hanno detto che nella sua abitazione era stato commesso un furto e che gli autori erano stati arrestati, giustificando così la necessità di un controllo approfondito.
L’anziana, spaventata dalla situazione, ha aperto loro la porta e li ha fatti entrare in casa, consentendo un’ispezione su due piani. Durante il controllo, la vittima ha persino aperto il caveau dove custodiva tutti i suoi gioielli e preziosi, ignara del vero intento dei falsi carabinieri. Approfittando della distrazione, i due si sono allontanati frettolosamente portando via l’intero bottino, il cui valore è stato stimato intorno al milione di euro.

Le indagini della Squadra Mobile si sono basate sull’analisi dei filmati di videosorveglianza che hanno immortalato l’ingresso dei due truffatori assieme alla vittima e la loro fuga. È emerso che i malviventi avevano utilizzato una moto di grossa cilindrata con targhe false per spostarsi. Le investigazioni hanno permesso di individuare una rete criminale composta da due famiglie residenti tra la provincia di Vercelli e Torino, in Piemonte, che si muovevano nel Nord Italia a bordo di motorhome, trasportando le motociclette utilizzate per selezionare e raggiungere le vittime.
Il 28 luglio scorso, in provincia di Rimini, i due sospetti sono stati arrestati durante una perquisizione domiciliare. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati diversi oggetti atti allo scasso, abiti riconducibili al furto, denaro contante, preziosi di sospetta provenienza e una motocicletta. Entrambi vantano precedenti penali per reati contro il patrimonio, confermando la loro pericolosità e la natura organizzata delle azioni criminali.
L’episodio sottolinea ancora una volta l’importanza di mantenere alta la guardia contro le truffe agli anziani, spesso bersaglio prediletto di malviventi che sfruttano la loro vulnerabilità e la loro fiducia nelle forze dell’ordine. Le forze dell’ordine ribadiscono la prudenza nel verificare sempre l’identità degli agenti che si presentano a casa, soprattutto quando si tratta di controlli sospetti o improvvisi.