
Stangata in arrivo per molte famiglie italiane - ilrichiamodellaforesta.it
Brutte notizie per le famiglie italiane che si ritroveranno ad affrontare una spesa maggiorata fino a 3000 euro in più.
Le vacanze stanno diventando un ricordo sempre più lontano, il ritmo quotidiano torna a farsi frenetico e le spese si moltiplicano, spesso tutte insieme. In queste settimane il peso delle cifre si fa ancora più concreto, trasformandosi in bollette da pagare, in scontrini più salati e in nuove rinunce.
In un contesto di incertezza e di instabilità economiche, i rincari autunnali non colpiscono solo i singoli portafogli, ma minano l’equilibrio stesso dell’economia nazionale. Un autunno che si preannuncia caldo non solo sul piano climatico ma soprattutto su quello economico, con famiglie costrette a stringere sempre più la cinghia.
Fino a 3mila euro in più
Secondo l’ultimo rapporto di Federconsumatori, l’autunno del 2025 non si annuncia leggero, le famiglie italiane dovranno affrontare una stangata stimata in 2.981,10 euro. Dalla scuola alle bollette, passando per la Tari e le spese mediche, l’aumento medio rispetto al 2024 è dello 0,4%, un rincaro da non sottovalutare.

Tra i capitoli più gravosi spiccano le spese per la salute, cresciute dell’1,5%, con molte famiglie che si rivolgono al settore privato per via dei lunghi tempi d’attesa del pubblico. Questo significa pagare di più per visite ed esami, oppure rinunciare del tutto alle cure, con un impatto diretto sulla qualità della vita.
Anche l’alimentazione continua a rappresentare un terreno difficile, l’aumento dei prezzi registrato negli ultimi mesi ha portato la spesa alimentare a toccare quota 1.697,50 euro. Le famiglie, già abituate a tagliare sul carrello della spesa, dovranno fare ulteriori rinunce, scegliendo prodotti più economici o riducendo la varietà della dieta.
Non va meglio sul fronte dei condomini, che registrano un incremento del 3,3%, percentuale che, sommata alle altre voci, contribuisce ad appesantire ulteriormente l’economia. In positivo, invece, si segnala un calo dei carburanti rispetto ai picchi degli anni scorsi, un piccolo sollievo che però non basta a compensare.
Le bollette di luce e gas, pur in rallentamento rispetto agli scorsi anni, restano una voce consistente, così come anche la tassa sui rifiuti Tari. Anche i testi e il materiale scolastico, pur con un leggero rallentamento, continuano a rappresentare una spesa rilevante, soprattutto per le famiglie con più figli.
Il presidente di Federconsumatori, Michele Carrus, ha sottolineato come queste cifre siano ancora insostenibili per molti nuclei, soprattutto considerando la perdita di potere d’acquisto. Il rischio è duplice, non solo peggiora la vita dei cittadini, ma si riduce la domanda interna, con effetti negativi sull’intero sistema economico.