
Perché le bottiglie di vino hanno l’incavo sul fondo: funzione e vantaggi reali
Le bottiglie di vino sono oggetti di uso comune, ma spesso il loro design nasconde dettagli funzionali poco conosciuti. Uno di questi è l’incavo presente nella parte inferiore, noto anche come “punt” in inglese. Questo particolare elemento, lontano dall’essere un semplice vezzo estetico, svolge ruoli fondamentali nella stabilità, conservazione e servizio del vino.
Il significato dell’incavo alla base della bottiglia di vino
Storicamente, il fondo delle bottiglie di vino non è mai stato piatto per via della tecnica artigianale del vetro soffiato, sviluppata già nel I secolo d.C. nei territori siriani. I vetrai, infatti, avevano difficoltà a ottenere una base uniforme, il che rendeva le bottiglie instabili e facilmente soggette a rotture. Per ovviare a questo problema, durante la fase di soffiatura, il fondo veniva fatto rientrare quando il vetro era ancora caldo, creando così l’incavo.
Oggi, questa rientranza ha mantenuto la sua funzione originale: garantisce una migliore stabilità della bottiglia sul piano di appoggio, ne aumenta la resistenza alla pressione interna – particolarmente importante per i vini spumanti – e migliora la presa durante il servizio. In particolare, nelle bottiglie di Champagne o vini frizzanti, il fondo rientrato consente di sostenere la pressione elevata, che può arrivare anche a 10 atmosfere.
Un aspetto cruciale riguarda i vini invecchiati: l’incavo favorisce la formazione e l’accumulo naturale dei sedimenti in una zona ristretta del fondo. Questo permette di evitare che i residui si mescolino al liquido durante la mescita, assicurando un servizio più pulito e una migliore esperienza gustativa.
L’evoluzione storica e tipologie di bottiglia
Le bottiglie di vino hanno una storia antica e affascinante. Dalla produzione artigianale di Murano nel XV secolo, dove si realizzavano bottiglie con collo lungo e pancia a cipolla, fino all’introduzione di forme più standardizzate come la bordolese, la loro evoluzione è stata accompagnata da innovazioni tecniche e culturali.
Tra le forme più diffuse si distinguono:
- Bordolese: caratterizzata da corpo cilindrico e spalla pronunciata, è la più versatile e utilizzata al mondo per vini rossi e bianchi.
- Borgognona: tipica della Borgogna, priva di spalla e con fianchi digradanti, adatta a vini bianchi e rossi.
- Champagnotta: più robusta e pesante, studiata per resistere alla pressione degli spumanti.
- Albeisa: usata in Piemonte per vini come Barolo e Barbera, si distingue per il colore marrone e la scritta “Albeisa” sulla spalla.
- Chiantigiana: impiegata per il Chianti al posto del tradizionale fiasco.
Le dimensioni delle bottiglie sono altrettanto codificate, con nomi biblici per le maggiori capacità (Magnum, Jéroboam, Mathusalem, Nabucodonosor, e altri) che indicano multipli dello standard da 0,75 litri.
La funzione tecnica dell’incavo e la sua importanza nel servizio
Oltre alla stabilità, l’incavo contribuisce a migliorare la gestione del vino durante il servizio. Il design consente di impugnare meglio la bottiglia, soprattutto durante l’operazione di versamento, riducendo il rischio di scivolamenti o rovesciamenti. Nei ristoranti e nelle enoteche questa caratteristica è particolarmente apprezzata dai sommelier.
Dal punto di vista conservativo, il “punt” aiuta a distribuire la pressione interna, importante soprattutto per i vini frizzanti e spumanti. Inoltre, per i vini che maturano a lungo in bottiglia, l’incavo diventa il luogo naturale dove i sedimenti si raccolgono, evitando che vengano versati nel bicchiere.
Questa soluzione tecnica, nata dall’arte vetraria tradizionale, è stata adottata e mantenuta anche nella produzione industriale, diventando un segno distintivo e un elemento di qualità riconosciuto dai consumatori esperti.
L’incavo delle bottiglie di vino rappresenta quindi un perfetto esempio di come la tradizione artigianale si sposi con la funzionalità moderna. Non si tratta solo di un dettaglio estetico, ma di un elemento che influisce direttamente sulla resa e la conservazione del vino, migliorandone la fruizione quotidiana. Lo si trova in ogni bottiglia, ma non tutti conoscono il suo valore pratico e storico, che merita di essere valorizzato per apprezzare a pieno l’arte del vino.