
Viaggi in solitaria: i motivi - ilrichiamodellaforesta.it
Cresce il turismo in solitaria: quali sono i motivi che inducono la gente a viaggiare da soli e quanto è diffuso il fenomeno?
Negli ultimi anni è emersa una nuova tendenza nel mondo del turismo: l’aumento dei viaggi in solitaria. Sempre più italiani scelgono di partire da soli per vivere esperienze più autentiche, personalizzate e libere da compromessi, rispondendo così a un desiderio crescente di autonomia e introspezione.
Perché gli italiani preferiscono viaggiare da soli
Secondo un’indagine recente condotta da Booking.com su un campione di mille italiani tra i 18 e i 74 anni, ben il 63% degli italiani desidera fare una vacanza in solitaria, con una prevalenza maschile (66%) rispetto alle donne (61%). Questa scelta è motivata da diversi fattori: per il 32% di chi è in coppia, viaggiare da soli significa evitare discussioni o disaccordi con il partner o la famiglia; per il 56% dei divorziati, rappresenta un’occasione per riconquistare piena libertà nella programmazione del viaggio.
La scelta del viaggio in solitaria è spesso legata anche a un bisogno di riscoperta personale e di evasione. Un terzo dei viaggiatori solitari punta sulla libertà di organizzare la vacanza secondo i propri desideri, mentre un quinto sfrutta questa modalità per visitare mete sognate da tempo. È interessante notare che per molti uomini il momento ideale per partire da soli coincide con la fine di una relazione importante, un’occasione di ricostruzione e riflessione interiore.
Tra le destinazioni più gettonate per i viaggiatori solitari italiani nel 2025 figurano città come Tirana, Osaka, Kyoto, Taranto e Seoul, mentre a livello internazionale le mete preferite includono le scogliere della costa occidentale della Scozia, Reykjavik in Islanda, famosa per l’aurora boreale, e Osaka, nota per la sua vivace scena culturale.

Dopo la fase di “corsa al viaggio” seguita alla pandemia, oggi gli italiani sono più attenti a come investire il proprio budget per una vacanza che rispecchi realmente le proprie aspettative. Circa il 29% è disposto a spendere oltre 1000 euro per un viaggio in solitaria, preferendo una durata media di una settimana. Per chi ha un budget più contenuto, restano popolari le soluzioni “zaino in spalla”, con un’ampia scelta tra B&B (preferiti dal 34%) e appartamenti o case vacanza, che offrono maggiore privacy rispetto agli ostelli, scelti dall’8%.
Un altro elemento decisivo nella scelta di partire da soli è la semplicità nella prenotazione: il 34% dei viaggiatori è attratto dalle offerte delle compagnie aeree low-cost, mentre il 22% apprezza la possibilità di combinare volo e alloggio in un’unica piattaforma, semplificando così la pianificazione e riducendo lo stress organizzativo.
Il fascino del viaggio in solitaria: tra scoperta del mondo e di sé
Il viaggio in solitaria si conferma come un’esperienza di crescita personale, capace di coniugare il desiderio di esplorazione del mondo con la necessità di introspezione. Questo fenomeno, più diffuso tra gli uomini, riflette una volontà di autonomia e di riscoperta dopo momenti di cambiamento personale, come la fine di una relazione sentimentale.
La crescente popolarità di questa modalità di viaggio si traduce in un’opportunità significativa per l’industria turistica, che deve saper rispondere con offerte dedicate, servizi mirati e soluzioni flessibili per un pubblico sempre più esigente.
Il viaggio in solitaria rappresenta quindi una scelta di libertà per un numero sempre maggiore di italiani, che vedono nella vacanza un’occasione per riscoprire sé stessi e il mondo secondo i propri ritmi e desideri. Contemporaneamente, il fascino dell’Italia continua a essere un magnete irresistibile anche per chi, come Julia Roberts, unisce lavoro e passione per il viaggio.