Come avere meno controlli fiscali - (ilrichiamodellaforesta.it)
Vantaggi fiscali e riduzione dei tempi di accertamento, promuovendo trasparenza e legalità per imprese e professionisti
Nel contesto fiscale italiano, l’uso di mezzi di pagamento tracciabili continua a rappresentare un elemento chiave per ridurre l’esposizione ai controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate. Grazie a questa modalità, i contribuenti possono beneficiare di una significativa riduzione dei termini di accertamento, che passano da cinque a soli tre anni, aumentando così la certezza e la serenità nella gestione delle proprie attività economiche.
Secondo quanto previsto dall’articolo 3 del Decreto Legislativo n. 127 del 5 agosto 2015, integrato successivamente dall’articolo 1, comma 909, della Legge n. 205 del 27 dicembre 2017 (Legge di Bilancio 2018), l’adozione di strumenti di pagamento tracciabili consente di beneficiare di termini di accertamento ridotti per le imposte sui redditi, l’IVA e le violazioni tributarie sostanziali.
In pratica, se il contribuente soddisfa i requisiti normativi, il periodo durante il quale l’Amministrazione finanziaria può effettuare controlli si riduce da cinque a tre anni. Questo termine decorre dal 31 dicembre dell’anno in cui è stata presentata la dichiarazione dei redditi. Ad esempio, per il periodo d’imposta 2024, la dichiarazione viene presentata nel 2025 e i controlli potranno essere effettuati solo fino al 31 dicembre 2028.
Per usufruire della riduzione dei termini di accertamento, devono sussistere tre condizioni fondamentali:
Gli strumenti di pagamento considerati tracciabili includono:
Qualsiasi pagamento superiore a 500 euro effettuato in contanti o con metodi non tracciabili annulla automaticamente il diritto al beneficio per l’intero periodo d’imposta.
L’agevolazione è rivolta principalmente a titolari di reddito d’impresa o di lavoro autonomo, anche se aderenti al regime forfettario. Sono invece esclusi:
Un elemento di criticità riguarda la necessità di segnalare l’adesione all’agevolazione ogni anno attraverso la dichiarazione dei redditi. La mancata indicazione comporta la perdita automatica del beneficio, anche se si rispettano i requisiti sostanziali. Tuttavia, è possibile correggere l’omissione mediante una dichiarazione integrativa entro i termini ordinari di accertamento, evitando così la perdita definitiva dell’agevolazione.
L’adesione all’agevolazione implica non solo vantaggi ma anche alcune importanti responsabilità: