
Metodi per abbassare l'ISEE - (ilrichiamodellaforesta.it)
Da qualche mese, è entrata in vigore una nuova normativa che consente a molte famiglie di abbassare il proprio ISEE. Ecco come
L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, uno degli elementi fondamentali per accedere a numerosi benefici e agevolazioni previste dalla legge. Ogni famiglia, ma anche singoli cittadini, deve infatti presentare la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) per ottenere un ISEE aggiornato, fondamentale per partecipare a bandi e richieste di bonus.
Il valore dell’ISEE determina l’accesso a una vasta gamma di misure agevolate: più il valore dell’ISEE è basso, maggiori sono le possibilità di ottenere prestazioni a condizioni favorevoli. Alcuni bonus, in particolare, sono strettamente legati alla presentazione di un ISEE inferiore a una certa soglia, quindi abbassarlo può rivelarsi una strategia determinante.
Come vedremo di qui a breve, la gestione e l’ottimizzazione dell’ISEE rappresentano strumenti essenziali per chi desidera accedere alle agevolazioni previste dallo Stato. Grazie alle novità introdotte, diventa possibile ridurre il proprio indicatore economico, consentendo a più famiglie di beneficiare dei supporti economici messi a disposizione.
Come abbassare l’ISEE: nuove opportunità e strumenti legali
Il calcolo dell’ISEE si basa su due elementi principali. I redditi complessivi di tutti i membri del nucleo familiare e il 20% del valore del patrimonio (sia mobiliare che immobiliare) di tutti i componenti. Per ridurre l’ISEE, una delle strade più promettenti è l’utilizzo di una norma recente che permette di escludere dal calcolo alcuni patrimoni mobiliari e titoli di risparmio garantiti dallo Stato. Tra questi, rientrano i buoni fruttiferi postali, i libretti di risparmio e i titoli di Stato.

Questa esenzione è valida fino a una soglia di 50.000 euro per ciascun nucleo familiare, il che significa che è possibile sottrarre fino a questa cifra dal calcolo del patrimonio, riducendo così l’ammontare complessivo e, di conseguenza, l’ISEE. Va ricordato che le attività finanziarie, come i conti correnti e le carte di credito/debito, incidono per il 20% del loro valore nel calcolo dell’indicatore.
A questa somma si applica un coefficiente che varia a seconda della composizione del nucleo familiare, della presenza di invalidi o disabili, e di altri fattori specifici. Ad esempio, aggiungere un componente senza reddito né patrimonio o rimuovere un membro con redditi alti può contribuire ad abbassare il valore dell’ISEE, facilitando così l’accesso alle agevolazioni.
Un altro strumento utile per abbassare l’ISEE e rientrare nelle agevolazioni è l’ISEE corrente, che riflette la situazione economica attuale del nucleo familiare. Questo strumento permette di superare la rigidità dell’ISEE ordinario, che si basa sui redditi e patrimoni di due anni precedenti. L’ISEE corrente ha una validità di soli sei mesi e va rinnovato regolarmente per non cadere nell’ISEE ordinario, che potrebbe risultare più alto a causa dei dati risalenti.