
C'è un modo per proteggere casa dal Fisco? - ilrichiamodellaforesta.it
I debiti con Fisco portano spesso a situazioni spiacevoli e specialmente nei casi di insoluti, si rischia davvero grosso.
Quando si parla di debiti con il fisco, il pensiero corre subito alle conseguenze più drastiche, che per molti si realizzano nel pignoramento dell’abitazione principale. La paura di perdere i propri beni e la casa in cui si vive è una preoccupazione costante per molti contribuenti morosi.
Capire cosa prevede la legge e quali tutele esistono, però, può fare la differenza tra agitazione e consapevolezza, salvando almeno il bene più importante. Bisogna però capire quali sono i limiti e gli estremi del debito, quali sono i diritti del Fisco e soprattutto, quelli dei debitori.
Come proteggere casa dal Fisco
Chi non ha pagato le imposte o ha trascurato multe e contributi previdenziali, può vedere avviate le procedure di riscossione da parte dell’Agenzia delle Entrate. Questo include il pignoramento dei beni del debitore, che serve a garantire al fisco un vincolo sugli immobili o sugli altri patrimoni.

La domanda cruciale è se il fisco può agire sulla casa in cui si abita e la legge stabilisce alcune regole precise da seguire. Se si possiede un solo immobile non di lusso, quindi niente villette e vi si ha la residenza, questo non può essere pignorato dal Fisco.
In altre parole, la casa principale è tutelata dalla legge stessa, proteggendo così chi vive solo in quella proprietà da un pignoramento immediato. La situazione cambia se il contribuente possiede più immobili, in questo caso, se il debito supera centoventimila euro, il fisco può pignorare tutti gli immobili.
La soglia elevata stabilisce un limite, si interviene solo in presenza di debiti significativi, lasciando una protezione ai casi più comuni di difficoltà fiscale contenuta. Oltre al pignoramento, infatti, il fisco può iscrivere ipoteche sugli immobili per garantire che il creditore sia preferito rispetto ad altri in caso di vendita.
L’ipoteca può comunque essere iscritta anche se l’immobile non può essere pignorato, sempre a condizione che il debito totale superi i ventimila euro. L’ipoteca rimane valida per venti anni se il debito non viene estinto, bloccando di fatto la possibilità di vendere l’immobile senza estinguere prima il dovuto.
Questo strumento rappresenta una forma di tutela che non comporta la perdita immediata della casa, lasciando al contribuente tempo per regolarizzare la propria posizione. In sintesi, il rischio di perdere la casa dove si vive esiste solo in casi specifici: quando si possiedono più immobili e il debito supera centoventimila euro.