
Casa ereditata ma abitata dai genitori, a chi spetta pagare l'IMU-ilrichiamodellaforesta.it
Se una persona eredita una casa ma ci vive ancora un genitore, a chi tocca versare l’IMU? Ecco cosa dice la legge.
La gestione fiscale delle abitazioni ereditate rappresenta un tema di grande interesse per molti cittadini, soprattutto quando la casa in questione è abitata da un genitore superstite. Un quesito ricorrente riguarda, infatti, chi sia effettivamente tenuto al pagamento dell’Imposta Municipale Unica (IMU) in queste circostanze. Facciamo chiarezza sulle norme vigenti, sulle esenzioni e su come si calcola l’imposta in questi casi specifici.
Alla scomparsa di un genitore, l’eredità si suddivide secondo le regole della successione legittima o testamentaria. In assenza di testamento, la legge prevede che il patrimonio venga ripartito fra i figli e, in mancanza di questi, tra il coniuge superstite, i genitori o i fratelli del defunto.
Nel caso in cui il defunto fosse coniugato e lasciasse figli, la quota di eredità si distribuisce come segue: con un solo figlio, metà al figlio e metà al coniuge; con più figli, un terzo al coniuge e due terzi ai figli in parti uguali. È importante ricordare che il coniuge superstite ha il diritto di abitazione sulla casa familiare, anche se vi sono altri eredi.
Se il defunto ha lasciato un testamento, le disposizioni devono comunque rispettare la quota di riserva prevista dalla legge, che tutela il coniuge, i figli e i genitori. Il diritto di abitazione del coniuge superstite resta sempre garantito, indipendentemente dalle volontà testamentarie.
Chi paga l’IMU sulla casa ereditata abitata dal genitore?
L’IMU è un tributo locale dovuto al Comune in cui si trova l’immobile. La normativa vigente prevede l’esenzione per l’abitazione principale – definita come l’immobile in cui il contribuente e il suo nucleo familiare risiedono abitualmente e sono registrati anagraficamente – a meno che non si tratti di immobili di lusso (categorie catastali A/1, A/8, A/9). Per le seconde case e le abitazioni ereditate si applica invece la tassazione.

Nella situazione in cui la casa ereditata sia occupata stabilmente dal genitore superstite, l’obbligo di pagamento dell’IMU spetta a chi esercita il diritto di abitazione, quindi al genitore stesso. Tuttavia, se l’immobile è utilizzato come abitazione principale del genitore e non rientra nelle categorie di lusso, l’IMU non è dovuta. Gli eredi, pur essendo proprietari, non sono tenuti al versamento dell’imposta in questa specifica condizione.
Se il genitore rinuncia al diritto di abitazione o cede l’immobile, allora l’onere fiscale passa agli eredi in base alle rispettive quote di proprietà. Nel caso in cui l’immobile venga assegnato a un solo erede, quest’ultimo assume l’intero obbligo di versamento dell’IMU.
Quando un figlio eredita la casa dei genitori e già possiede un’abitazione principale, la casa ereditata diventa una seconda casa, soggetta quindi al pagamento dell’IMU. Tuttavia, una recente sentenza della Corte Costituzionale ha previsto possibilità di esenzione dall’IMU per il secondo immobile nel caso in cui:
- i due immobili si trovino in Comuni differenti;
- uno dei coniugi abbia la residenza o dimora abituale nel secondo immobile;
- la coppia dimostri che entrambe le abitazioni sono effettivamente abitate, ad esempio tramite bollette o iscrizione al medico di base.
Spetta ai Comuni accertare l’effettiva dimora abituale per evitare abusi.
Gli eredi devono inoltre dichiarare la proprietà dell’immobile ereditato nel modello 730, in particolare nella sezione relativa ai redditi dei fabbricati, se l’immobile genera redditi, sia che sia locato o meno. La dichiarazione di successione rimane obbligatoria per il trasferimento patrimoniale, ma non incide direttamente sull’IMU.
Come si calcola l’IMU sulla casa ereditata?
Il calcolo dell’IMU si basa sulla rendita catastale rivalutata del 5%, moltiplicata per un coefficiente che varia in base alla categoria catastale dell’immobile. Per esempio:
- 160 per abitazioni ordinarie e relative pertinenze (categorie A, esclusa A/10);
- 140 per immobili ad uso collettivo o artigianale;
- 80 per uffici e studi;
- 55 per negozi.
Successivamente si applicano le aliquote e le eventuali detrazioni previste dal Comune di ubicazione dell’immobile.
Obblighi e responsabilità degli eredi
Gli eredi rispondono dell’IMU anche per eventuali imposte non versate correttamente dal defunto, ma la Corte di Cassazione ha chiarito che non sono soggetti a sanzioni per tali inadempienze pregresse. Il pagamento dell’imposta deve essere effettuato in proporzione alla quota ereditaria posseduta.
Infine, è fondamentale sottolineare che l’esenzione dall’IMU per la casa abitata dal genitore superstite è condizionata al rispetto del diritto di abitazione e all’effettivo utilizzo dell’immobile come abitazione principale, esclusi immobili di lusso o pregio.